Da decenni gli studi medici evidenziano i terribili effetti che il fumo ha sul corpo umano, mettendoci in guardia da tumori, invecchiamento precoce della pelle, ingiallimento della dentatura ecc..
E' di poco tempo fa una notizia che fa scalpore tra i fumatori e non; Da una ricerca condotta dal Trinity College and Research Institute di Dublino si è scoperto infatti che l'attività cerebrale di un'individuo varia a seconda se esso è fumatore, ex fumatore o non fumatore. Attraverso l'utilizzo della risonanza magnetica funzionale emerge che le aree dei lobi frontali del cervello sono molto più sviluppate negli ex fumatori: gli individui che hanno detto addio al fumo presentano un'attività cerebrale doppia rispetto a chi non hai mai fumato. Si posizionano invece nella fascia intermedia coloro i quali fumano, avendo un'attività cerebrale maggiore dei non fumatori, ma anch'essi assai minore degli ex fumatori.
Alla luce di questa curiosa scoperta verrebbe da chiedersi se non varrebbe la pena iniziare a fumare per poi smettere poco dopo e ricevere cosi i benefici sopra elencati...ma quanti di noi non troverebbero poi un piacere irresistibile nel tenere tra le dita una Marlboro o una Camel? Quanti di noi riuscirebbero a dire basta a questa dipendenza che ormai da troppi anni conta morti ovunque ci giriamo? Iniziare a fumare con l'idea di smettere ma con il rischio di non riuscirci mi sembra un'idea assai azzardata...diciamo pure che il gioco non vale la candela.
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