martedì 16 aprile 2013

Elezioni politiche...50 giorni dopo

Quelle passate si erano presentate agli italiani come le elezioni dell'urgenza: urgenza di cambiare e agire velocemente per il bene del Paese.
Sono passati oramai 50 giorni dallo scrutinio e ancora tracce di un governo all'orizzonte non ce ne sono.
I numeri purtroppo non davano la maggioranza assoluta a nessun partito ma si poteva e si doveva comportarsi in modo diverso. Da 50 giorni (ripeto di proposito i giorni per sottolineare la gravità) i cittadini aspettano che nasca un nuovo governo che ridia speranza e forza ad un popolo che oramai ha smarrito la strada per la felicità e il benessere.
A questo punto, credo, alla gente importi poco se il governo lo formano Bersani e M5S, oppure Bersani e Berlusconi o altri soggetti politici; il punto essenziale è che l'Italia abbia un governo, un buon governo, che prenda dei provvedimenti su questioni importanti e che dia una svolta a questa situazione che da troppo perdura.
I voti degli italiani hanno dato vita ad una situazione di stallo in cui c'era bisogno di sedersi ad un tavolo tra due o più parti (ad esempio Pd e M5S) per trovare dei punti di contatto, delle questioni sulle quali si potesse andare d'accordo in modo da formare il governo. Il movimento di grillo però non era disposto a dare la fiducia al buio a nessun governo; d'altro canto Bersani è rimasto fermo sulle sue posizioni.
Forse Bersani doveva agire in modo differente? Forse avrebbe dovuto lasciare il posto a qualcun altro dopo i rifiuti e gli sberleffi dei grillini? Forse dovrebbe cercare un accordo con il Pdl? Forse il M5S, alla luce del successo elettorale avuto, dovrebbe farsi carico di più responsabilità? Questo io non so dirlo ma il risultato dell'incapacità della classe politica di fare il bene dell'Italia è davanti agli occhi di tutti. Nessuno è capace (e volenteroso) di mettere da parte il proprio orgoglio, lasciare la poltrona sulla quale da anni sta ammuffendo, e pensare alla povera gente che fuori da Montecitorio soffre, aspetta risposte e fatti concreti.
Tra qualche giorno ci sarà l'elezione del Presidente della Repubblica e speriamo che poi qualcosa si muova in tal senso. Intanto, ciò che possiamo dire, è che per certi versi abbiamo perso tutti.

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