Sono giorni infuocati quelli che accompagnano la discussione sulla nuova legge elettorale. Il sindaco Matteo Renzi, da poco eletto Segretario del Partito democratico, si sta impegnando per dare all'Italia, e a gli italiani, una legge elettorale più adeguata e in tempi brevi.
Qualche giorno fa Renzi si è incontrato con il Leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nella sede del Pd per discutere le regole che, con ogni probabilità, ci porteranno nel prossimo anno al voto.
La nuova legge, frutto dell'accordo tra i due leader, è stata definita dal segretario Pd "Italicum" e prevede un premio di maggioranza da assegnare alla coalizione che raggiunge il 35% dei voti. Nell'eventualità che nessuno raggiunga questa soglia, è previsto un ballottaggio tra le due coalizione più votate. Il premio di maggioranza permette di ottenere il 53% dei seggi in Parlamento.
Oltre al premio, sono previste anche delle soglie di sbarramento, fondamentali per svincolarsi dal potere di ricatto dei piccoli partiti. Le soglie di sbarramento sono: il 5% per i partiti coalizzati, l’8% per i non coalizzati e il 12% per le coalizioni.
Infine, l'Italicum prevede che i partiti o le coalizioni possano presentare una (breve) lista bloccata di candidati, togliendo cosi la possibilità agli elettori di esprimere la propria preferenza.
Superfluo dire che la proposta di Renzi-Berlusconi ha creato scompiglio nella politica italiana, vediamo il perché:
- Innanzitutto, la soglia necessaria per ottenere il premio di maggioranza è troppo bassa. Passare dal 35% dei voti al 53% dei seggi ci pare veramente eccessivo. Su questo, credo, saranno tutti d'accordo. Spero nei prossimi giorni si lavorerà per portare tale soglia al 38-40%.
- Secondo punto di scontro sono le soglie di sbarramento, ritenute da molti (non da tutti) troppo alte e dannose per quei partiti che sono si piccoli, ma pur sempre espressione di una qualche frangia di popolazione. D'altro canto, chi ha seguito Renzi nell'esperienza fiorentina, conosce la sua visione della politica: Matteo guarda con grande ammirazione al modello americano, dove due partiti (Repubblicano e Democratico) si trovano su posizioni diverse e si danno politicamente battaglia. Non ama la politica italiana, condizionata da un gran numero di piccoli partiti e dai loro ricatti. Non so quale sia la strada giusta per la nostra politica, sta di fatto che Renzi vorrebbe portare un bipolarismo in un sistema almeno tripolare (non viene considerata la presenza del Movimento5Stelle) e non so dove questo possa portare.
- Arriviamo all'ultimo punto di discordia: le liste bloccate. Personalmente credo che la possibilità di esprimere le proprie preferenze sia un importante diritto dei cittadini italiani. Detto questo, però, in Italia anche le cose più nobili vengono girate e rigirate, diventando un'arma a doppio taglio. Nel nostro paese, purtroppo, le preferenze non sono soltanto un sacrosanto diritto, ma soprattutto un facile modo per alimentare corruzioni e clientelismi. Anche su questo tema, come sul precedente, si sono sprecate in questi giorni voci pro e contro le liste bloccate. A breve vedremo se verrà trovato un punto di incontro tra le forze in gioco.
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