Premetto che la mia non vuole essere in alcun modo una difesa al Pd, a Renzi o a qualunque altra parte politica attualmente o in passato in gioco. In questi giorni ho letto di tutto e di più sui social networks e mi sono sinceramente stancato delle tante sciocchezze del e sul Movimento5Stelle.
I punti su cui dibattere sono davvero molti:
- Iniziamo dal modus operandi Grillino e la legge elettorale.
La politica, fin dai tempi
della Grecia, è fondata sull'accordo, sul compromesso. Grillo (e di
conseguenza i grillini) pensa di poter fare tutto da solo: fonda un
movimento, manda un centinaio di ragazzotti in Parlamento, rifiuta
ogni confronto televisivo (e non) con gli altri partiti politici e
spera di poter cambiare le cose. E' scemo lui o chi ci crede?
Se Grillo
voleva davvero cambiare le cose perché non si è seduto ad un tavolo
con Renzi (o con Bersani a suo tempo) per trovare dei punti di
incontro? Mi direte, non possono esserci punti in comune tra queste
due parti politiche. Non è corretto. Per quanto diversi in ideologia
o programma, ci sono sempre, in presenza di una volontà comune,
delle decisioni che trovano il consenso di tutti. Ci sono alcuni temi
su cui si può e si deve dibattere insieme per il bene del paese.
Questo, Beppe Grillo lo ha evitato accuratamente, sbagliando a mio parere.
Inutile che adesso se ne esca con una legge elettorale tutta sua (del
Movimento). Come può passare in Parlamento dove non ha i numeri
necessari? Tutto questo a mio parere dimostra l'intento di non migliorare le cose ma
soltanto di far credere ad una parte degli italiani che lui è il
bene e tutti gli altri il male.
Molti, ormai da giorni, vanno ripetendo
che la nuova legge elettorale è atta ad escludere i pentastellati. Può essere. Certamente può essere migliorata. Tra i credi politici di Renzi, e chi l'ha seguito nell'esperienza
fiorentina (non per forza votandolo ma anche solo ascoltandolo) lo sa
perfettamente, c'è la ferma convinzione di importare il modello
americano, dove due partiti (Democratici e Repubblicani) si
oppongono. E' un modello veramente importabile nel nostro paese? Questo non lo so. Sta di fatto che oggi il nostro non è un sistema bipolare, bensi almeno tripolare (Pd, FI e M5S). Personalmente sono stanco di vedere decine di
piccolissimi partiti che prendono qualche voto (quindi soldi), alcuni
dei quali finiscono in Parlamento contribuendo a rallentare, ancor di
più, la già immobile macchina politica italiana. Sono favorevole quindi ad
un meccanismo grazie al quale il piccolo partito non può più
giocarsi l'arma del ricatto.
- Sul pessimo show in Parlamento di qualche giorno fa.
Sono completamente in linea con chi ritiene uno schifo i
7,5 miliardi di euro dati alle banche. Su questo non ci piove. Purtroppo non è la prima volta che ci troviamo di fronte a delle "porcate" simili. E temo non sarà l'ultima. Detto
questo, però, credo fortemente che la forma sia sostanza. E'
innammissibile che un'aula del parlamento italiano, luogo deputato a
legiferare e quindi decidere il futuro del nostro paese, si trasformi
in un pollaio. Trovo indecenti le frasi urlate da alcuni parlamentari
grillini alle donne del Pd: "Siete qui perché siete brave a
fare i p.....i !!". Le avrei ritenute inaccettabili anche se
rivolte ad altri espondenti politici, sia chiaro. Credo che nel
momento in cui un parlamentare scade nella violenza e nell'offesa
verbale perda ogni qualifica per far sentire la propria voce ed
opinione; Ritengo che il fine non giustifichi in alcun modo i
mezzi usati. Il comportamento dei pentastellati è assolutamente da
censurare, come lo sono stati altri in passato provenienti da diverse
formazioni politiche. Se si ha difficoltà di controllo del proprio comportamento e del proprio linguaggio, forse sarebbe meglio non entrare in parlamento. In Italia e in pochi altri paesi al mondo è possibile vedere spettacoli cosi tristi in un luogo istituzionale.
- Sulla storia dei condannati.
Ritengo
troppo a buon mercato l'applauso strappato con banalità di fronte alle telecamere. Troppo
facile dire "i condannati in Italia non possono fare i bidelli
ma possono legiferare". Nonostante sia d'accordo sul vietare l'ingresso in Parlamento ai condannati. Lungi da me difendere Berlusconi, chi mi conosce
lo sa, però credo che se si vuol essere paladini della verità e
della correttezza dovremmo anche dire che il Movimento5Stelle ha come
suo leader (e non ditemi che sono i 9 milioni di italiani, è una frottola bella e buona) un signore
che l'8 Aprile 1988 è stato condannato in via definitiva per
omicidio plurimo colposo. Questo signore ha fondato il movimento, lo
dirige dettando regole e influenzando (chi possiede un minimo di
onestà intellettuale lo ammetterà) il comportamento dei "ragazzi"
che sono in Parlamento. Nonostante questo, il buon Grillo chiede (giustamente) un
parlamento pulito. Non vi sembra che quanto sta facendo Berlusconi sia molto simile a quanto fa Grillo? Secondo me si.
- Capitolo Internet.
La Democrazia di
Grillo si fonda sull'uso spasmodico e assoluto di Internet. Lui,
insieme a Casaleggio (di cui parleremo tra un attimo), ritiene che la
rete sia la panacea di tutti i mali, il modo per arrivare ad un
incremento del demos del popolo, la cosiddetta Democrazia diretta.
Vorrei innanzitutto sottolineare
come l'uso del solo Internet escluda tutta una parte di popolazione
che non usa la rete. Inoltre, anche la rete può essere usata in
modo non democratico (vedi la consultazione di alcune settimane fa,
aperta e chiusa da Grillo nel giro di poche ore, facendo votare soltanto una
piccola parte degli iscritti al Movimento).
Infine, vorrei porvi una
domanda: Credete davvero che l'uso di Internet nel modo in cui
lo intendono Grillo e Casaleggio sia positivo per il nostro paese e per la sua politica?
Forse risulterà impopolare ciò che sto per dire, ma la linea del
comico genovese è molto pericolosa: Io difendo la Democrazia, ci
mancherebbe altro, però credo che occorrano dei limiti e delle
regole. Se diamo totale potere decisionale agli italiani il rischio è
che questo paese finisca in un baratro ancor più profondo di quello
in cui si trova al momento. Non dimentichiamoci che Democrazia
diretta significa dare potere decisionale a tutti, significa far
decidere TUTTO a TUTTI, senza più distinzione tra ortolani e ingegneri, architetti e carabinieri. In poche parole senza più far distinzione tra chi la politica l'ha studiata (e magari
praticata sul campo) e chi non. Democrazia diretta significa confidare che le
persone che nel 1946 hanno espresso volontà di mantenere la
Monarchia, anziché optare per la Repubblica, si siano svegliate.
Democrazia diretta significa che chi vota per il proporzionale
conosce la differenza tra questo ed un maggioritario. Sono semplici esempi ma potremmo
continuare all'infinito. Gli italiani, purtroppo, sono un popolo di capre (per
citare il sempre divertente Sgarbi), e la tendenza è
all'imbarbarimento, non certo all'innalzamento della cultura
individuale. Il compito di educare i giovani, prima spettante alla scuola, è stato soppiantato da quello di divertire, di svagare. Sempre più centralità hanno televisione (la cattiva televisione), social networks, spettacolarizzazione e banalizzazione di tutto. La cultura scritta è stata quasi completamente dimenticata dai più giovani.
Purtroppo, di fronte ad una richiesta di maggior demopotere, non corrisponde un uguale aumento di demosapere. Quindi, avanti con la democrazia, avanti con le
decisioni popolari, purché si tenga bene a mente tutto questo e si lavori per aumentare la capacità di compiere scelte
giuste per il paese, derivante soltanto dall'ampliamento della
conoscenza su quelli che sono i temi e i problemi
politici dell'Italia.
Se il Movimento5Stelle lavorasse per questo, sarei pienamente d'accordo...purtroppo non mi sembra il caso.
- Concludo con Casaleggio.
Il
personaggio in questione è conosciuto, ha la fama di essere
alla base della filosofia pentastellata ma raramente concede
interviste o rilascia dichiarazioni. Girando un pò in rete, potete
trovare la sua visione del futuro: "GAIA" e "PROMETEUS". Sono due video realizzati dalla "Casaleggio e Associati" nei quali viene prospettato un nuovo ordine mondiale, nato in seguito alla terza guerra
mondiale (con milioni di morti), che si baserà totalmente sull'uso
della rete. Chi non si adeguerà, rimarrà fuori da questa società.
Personalmente trovo agghiacciante tutto ciò. Non sono l'unico a pensarla cosi:
Philippe Daverio, per chi non lo
conoscesse è un critico d'arte e conoscitore di storia, ha
paragonato qualche giorno fa la propaganda di Casaleggio ai discorsi
fatti nella Germania del 1933...guidicate voi!!
Tornando al M5S, troverei coerente che un movimento che predica trasparenza facesse chiarezza su quelli che sono i rapporti che legano Grillo-Casaleggio-M5S.
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