Succede sempre così, non cambieremo mai. L'ennesima tragedia umana si è consumata ieri sotto gli occhi ciechi della politica europea. Il piccolo corpo di Aylan, trovato senza vita sulla costa turca, ha come riattivato la capacità delle persone di emozionarsi, di capire che quando diciamo "duecento morti nel Mediterraneo..." stiamo parlando di vite umane, proprio come noi. L'immagine del bimbo inerme sulla spiaggia ha dato un volto ad una tragedia che da troppo tempo imperversa sull'Italia e sull'Europa tutta, senza che nessuno trovi la forza per comprenderne le ragioni, elaborarne una soluzione di lungo periodo.
Soltanto ieri, ahimè, l'opinione pubblica si è svegliata dal lungo torpore, ha cominciato a valutare oltremodo bigotte le affermazioni di chi sostiene che con la ruspa si possa ridurre o addirittura eliminare un problema grande, grandissimo come questo. Certo è che scandalizzarsi non basta, è qualcosa ma non basta. Serve l'accoglienza nei confronti di chi fugge da situazioni terribili? Assolutamente sì. C'è la necessità di capire le motivazioni per cui si è venuto a creare un tale disastro? E' fondamentale. Occorre lasciar perdere il proprio orticello, il linguaggio politichese, le eventuali prossime elezioni e collaborare, ragionare, comprendere e soprattutto fare. E' obbligatorio dimostrare che dalle lezioni più dure riusciamo ad imparare qualcosa, a differenza di ciò che è successo in passato. Come non citare il caso relativo a Charlie Hebdo: nel gennaio di questo anno il mondo intero fu sconvolto dagli avvenimenti di Parigi: una grande marcia, tante belle frasi in favore del giornale satirico e molto sdegno da parte di tutto...sdegno immediato, però. Poche settimane, se non giorni, dopo eravamo nuovamente concentrati su altro, la battaglia per la libertà di pensiero e di espressione era già dimenticata. Come se queste non fossero ancora valori sempre più in pericolo e sempre più da proteggere. Oggi c'è la battaglia per aiutare i migranti, domani ci sarà altro. Di questo passo condivideremo sui social network le frasi più belle relative a questo o quel problema, sentiremo i politicanti pronunciare le classiche frasi d'occorrenza e poco altro. Cerchiamo, per una volta, di smentire noi stessi: restiamo sull'enorme problema per più di due settimane e, con lungimiranza, proviamo a risolvere davvero questo demone che ogni giorno spezza delle vite...vite come le nostre.
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